Ecco come Brunelleschi riuscì a voltare il Cupolone
La Nazione Firenze
Al “segreto” di Brunelleschi e all’ipotesi che sulla costruzione della Cupola ha formulato un ricercatore fiorentino Massimo Ricci, è dedicata oggi la trasmissione “Spazio Regioni”, che la Rete Tre manda in onda alle 19,30. Nel corso della trasmissione Ricci presenterà un modello della Cupola, costruito avendo come riferimento i punti di un “fiore”, una specie di rosone, disegnato sul piano base.
la Città – Sulla rete tre
Gli studi sulla Cupola del Duomo di Firenze si succedono senza posa. Quel era il “segreto” costruttivo dell’ingegner Brunelleschi? Come ha fatto a “voltare” il Cupolone? La questione non è fine a se stessa; anzi risulta fondamentale per sapere come procedere nei restauri. Come è noto, le crepe del monumento stanno assumendo proporzioni preoccupanti. Per fermarle bisogna sapere come si sono prodotte, e questo è impossibile se non si conosce non solo il modello geometrico della Cupola, ma anche il modo in cui questa è stata costruita, concretamente, mattone per mattone.
L’ultima ipotesi si deve all’architetto Massimo Ricci, che l’ha esposta nel libro “Il fiore di S.Maria del Fiore”, recentemente edito. Ricci si è posto il problema mettendosi dal punto di vista di un ingegnere del ‘400, che aveva a propria disposizione soltanto filo a piombo e livella.
Il risultato dello studio di Ricci è l’ipotesi che il Brunelleschi si sia servito di uno strumento usato per disegnare i rosoni, detto “randa”. Da uno di questi “fiori” sarebbe possibile attraverso una serie di misurazioni, “generare” geometricamente la Cupola e costruirla nel vuoto senza l’aiuto di centinature di sostegno.
Ricci espone questa teoria nel corso di Spazio Toscana TV.
Da la Nazione Firenze e la Città – Martedì 14 giugno 1983