Comunicato Stampa

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Cerimonia di commemorazione della morte di Filippo Brunelleschi (Filippo di Ser Brunellescho Lippi (Firenze 1377- Firenze 16 aprile 1446))

Secondo il biografo Antonio di Tuccio Manetti, Filippo Brunelleschi lavorò fino all’ultimo giorno della sua vita sul cantiere della Cupola. Questa era stata chiusa nel 1436 e dieci anni dopo si stava quindi lavorando all’edificazione della lanterna.

Aveva dato il progetto di questa nel 1436, quando vinse il concorso nel dicembre, per la sua edificazione.

Secondo i documenti, nell’aprile del 1446, la lanterna della Cupola era stata edificata per circa un metro, ma le macchine inventate per la sua costruzione ed i marmi per costruirla erano già quasi tutti ultimati fuori opera, bisognava solo montarli sulla sommità della Cupola.

Sembra sia stato colto da un malore e trasportato alla sua piccola casa posta in via degli Agli, in corrispondenza dell’antica Piazza Padella: era sabato 16 aprile dell’anno 1446 (s.f.). 

La casa fu distrutta all’inizio del ‘500 per la costruzione del Convento dei Frati Teatini e quindi niente rimane di questa.

Possiamo solo indicare con sufficiente precisione il luogo ove si trovava e cioè a circa metà dell’attuale via dei Pescioni, in corrispondenza della parte tergale dell‘antica Chiesa di San Michele Bertelde, oggi San Gaetano.

In questa casa si spense quindi uno dei più importanti Geni della Nostra Storia, Maestro dello stesso Leonardo da Vinci.

Nato nel 1452, Leonardo non lo conobbe in vita ma ebbe la possibilità di studiare “molto profondamente” le sue opere ed in modo particolare le macchine da costruzione per la Cupola che, nella seconda metà ‘400, erano ancora in funzione nel suo cantiere.

Leonardo da Vinci, a Bottega dal Verrocchio, partecipò alla realizzazione del Bottone e della Palla della Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore (1471).

Questo gli permise di vedere queste macchine e fu tanto interessato da queste che le ha sistematicamente copiate nei suoi Codici.

Da queste macchine brunelleschiane ricevette quindi le prime istruzioni di ingegneria meccanica e lezioni molto dettagliate sul trasferimento del moto, campo nel quale il Brunelleschi fu veramente geniale.

L’impresa della Cupola fu così importante che portò il suo nome e la sua fama in tutti gli angoli del Mondo conosciuto rendendo tanta Gloria a Lui ed alla Nostra Città.

Siamo davanti alla più grande e complessa struttura voltata realizzata in mattoni che l’uomo abbia mai concepito e realizzato ed il suo sistema di costruzione costituisce un “unicum” nella storia dell’Architettura di tutti i tempi.

Nonostante che questa impresa fosse ritenuta impossibile e che quindi fossero senza speranza le aspettative di riuscita dei suoi concittadini, con la sua geniale mente riuscì a costruire la Cupola in sedici anni (agosto 1420 – 7 agosto 1436).

Dobbiamo in gran parte al suo Genio la riuscita di questa incredibile impresa: senza Brunelleschi la Nostra Cattedrale sarebbe rimasta sicuramente incompiuta.

Come dice testualmente l’epitaffio dettato da Carlo Marsuppini per la sua tomba “…per capire quanto Brunelleschi valse nell’Arte Dedalea (Architettura) basta che tu guardi la testudo (cupola) e le macchine che, sono la dimostrazione del suo divino Ingegno…”

Tutti i suoi contemporanei stimarono così tanto questo personaggio che decisero di dargli l’altissimo Onore di essere sepolto all’interno della Nuova Cattedrale.

Il suo corpo fu provvisoriamente tenuto in una cassa di zinco nella prima stanza al piano terreno del Campanile di Giotto fino a che si diede luogo alla sua sepoltura nell’anno successivo.

Il18 Febbraio 1446 (sistema fiorentino – 1447 per il nostro calendario) Battista Dolfi di Arnolfo e Piero Cardinale degli Oricellari, in ottemperanza alla decisione solenne dell’Arte della Lana, ordinano che “il corpo et cadavere di detto Filippo che ancora risulta non sepolto (indeposto) che è nel Campanile, che sia levato da detto luogo e sia messo nella Chiesa, sotto il pavimento, giusto nel punto in cui giurano i maggiori forensi (Avvocati e Notai), quasi nel mezzo….e sotto detto ammattonato che sarà ripristinato in modo che si possa vedere solo  una lapide di marmo (quindi a livello del medesimo) nella quale sia scritto “filippo architector”. e sia posta nella parete in fronte alla sua sepoltura una lunetta nella quale sia posta la sua figura (busto) scolpito al naturale con disegni e progetti da lui impiegati nella costruzione della Cupola.

La realizzazione questa lunetta o meglio “tondo”, fu assegnata ad Andrea di Lazzaro Cavalcanti detto il Buggiano (di Borgo a Buggiano) che era stato figlio adottivo dello stesso Brunelleschi.

Per questo motivo, questa Opera, ha preso il nome di “Tondo del Buggiano”.

Per scolpirla Andrea fece la “maschera funebre” del suo padre adottivo che è possibile ammirare anche oggi nel Museo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

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Consapevoli della grandezza del personaggio e della Gloria che ha portato alla Città di Firenze, se ne commemora il giorno della morte.

L’Associazione “Filippo di Ser Brunellesco” presieduta dal prof. Massimo Ricci, nata per la costruzione del Modello della Cupola nel Parco dell’Anconella e per la salvaguardia del Patrimonio monumentale della Toscana, organizza da venti anni questa Cerimonia che vede la partecipazione dell’Amministrazione del Comune di Firenze, dell’Opera dei Santa Maria del Fiore e del Capitolo Fiorentino e del Calcio Storico Fiorentino.

Come per l’anno precedente, parteciperà una rappresentanza del Corteo in Costume, gentilmente messo a disposizione dall’organizzazione del Calcio Storico Fiorentino.

La Manifestazione ha inizio alle ore 15,00 con partenza del corteo del Calcio Storico dal PALAZZO DI PARTE GUELFA, raggiunta Piazza della Signoria si unirà al medesimo il Gonfalone le Chiarine, unitamente al rappresentante dell’Autorità comunali.

Il corteo raggiunge la Cattedrale e sul Sacrato farà il saluto alla Voce.

Dopo l’ingresso in Cattedrale del Corteo e delle Autorità, davanti al Tondo del Buggiano,

Mons. Giancarlo Corti del Capitolo Fiorentino, terrà una breve omelia.

Il prof. Ricci, leggerà e commenterà l’epitaffio funebre del Marsuppini su Brunelleschi.

L’Ospite d’Onore Alessandra Zecchi, coordinatrice dell’Associazione Angeli del Bello di Firenze, terrà una breve comunicazione sul Brunelleschi.

Dopo questa parte introduttiva, le Autorità, il Gonfalone con le Chiarine, il Corteo del Calcio Storico e i partecipanti, raggiungeranno la tomba del Brunelleschi in Santa Reparata che sarà resa accessibile per un saluto d’onore e la deposizione sulla tomba di due corone, una di mirto ed una di alloro.

In seguito, il Corteo farà ritorno alla sua sede di Palazzo di Parte Guelfa e la cerimonia avrà termine.

Il percorso del Corteo sarà il seguente:

ANDATA
Piazzetta di Parte Guelfa
Via Pellicceria
Via Porta Rossa
Piazza del Mercato Nuovo
Via Por. Santa Maria
Via Vacchereccia
Piazza della Signoria (sosta e saluto alla voce)
Via Calzaiuoli
Piazza del Duomo.

RITORNO
Piazza San Giovanni,
via Roma
Via degli Speziali
Via Calzaiuoli
Piazza della Signoria
Via Vacchereccia
Via Por Santa Maria
Piazza del mercato Nuovo
Via Porta Rossa
Via Pellicceria
Piazzetta di Parte Guelfa

Prof. arch. Massimo Ricci